Interventi e linee guida dettate dal MIMIT ai sensi dell’art. 8 D.Lgs. 201/2022
Con l’obiettivo di perseguire un maggior coordinamento e strutturazione della materia dei servizi pubblici locali a rilevanza economica “non a rete”, il Legislatore ha voluto attribuire attraverso l’art. 8 del D.Lgs. 201/2022 competenze regolatorie al Ministero delle Imprese e del Made in Italy nell’individuazione di atti, linee guida operative e indicatori di riferimento dei servizi, al fine di permettere agli Enti Locali di porre in essere affidamenti più strutturati. Nello specifico:
o costi di riferimento dei servizi;
o schema tipo PEF;
o indicatori e livelli minimi di qualità;
o schemi bandi di gara;
o schemi contratti tipo.
Gli interventi del MIMIT – Ad oggi il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto introducendo:
o il Decreto Direttoriale del 31 agosto 2023, col quale sono state delineate le modalità di redazione del PEF e gli indici di qualità dei servizi per i servizi non a rete. Il PEF, per l’intera durata dell’affidamento del servizio pubblico locale, deve mettere in evidenza “i costi, i ricavi, gli investimenti e i relativi finanziamenti, oltre alla specifica dell’assetto economico-patrimoniale della società affidataria, del capitale proprio investito e dell’ammontare dell’indebitamento”.
o il Decreto Direttoriale del 16 maggio 2025, che ha definito gli schemi-tipo di bando di gara e contratto per la gestione dei servizi pubblici locali non a rete di rilevanza economica. L’adozione di questi schemi diviene così obbligatoria per tutti i futuri affidamenti dei servizi a rilevanza economica non a rete esternalizzati, in appalto o in concessione.
Regolamentazione del servizio non a rete – Inoltre, gli Enti locali potranno organizzare e disciplinare i servizi pubblici non a rete di loro titolarità, tramite un regolamento o un atto generale, definendo condizioni, principi, obiettivi e standard della gestione e assicurando la trasparenza e la diffusione dei dati della gestione.

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